
Sabato 15 marzo, nella cornice del Palazzo dei Capitani a Malcesine, si è svolto un convegno dedicato al Generale Alberto Pariani nel 70º della morte, organizzato dal gruppo consiliare Malcesine 2.0.
Durante la serata è stata ricordata la sua importante figura, sia in ambito nazionale che locale.
Vasco Senatore Gondola ha ripercorso la straordinaria carriera militare del Pariani, nato a Milano nel 1876, che mosse i primi passi proprio nel veronese: fu infatti ufficiale di prima nomina come sottotenente (successivamente tenente) nella 56º compagnia del Battaglione Verona del 6º Reggimento Alpini dal 1898 al 1907, fino alla carica di Capo di Stato Maggiore dell’Esercito e Sottosegretario alla Guerra nel 1936.
Nel mezzo, svariati importanti incarichi: plenipotenziario italiano a Villa Giusti nel 1918, capo della sezione militare italiana alla conferenza di pace di Parigi nel 1919, capo della delegazione italiana per la delimitazione del confine italo-austriaco, comandante del 6º reggimento alpini nel 1926, capo della missione militare italiana in Albania nel 1928 e comandante della divisione Brennero nel 1933, solo per citarne alcuni.

Gianluigi Favalli ha invece ripercorso l’attività amministrativa locale del Pariani in qualità di sindaco (1952-1955), sulla base di una ricerca svolta presso l’archivio comunale assieme al compaesano Stefano Testa.
Ideatore e promotore prima, e amministratore fortemente impegnato nell’iter per la costruzione della Funivia Malcesine-Monte Baldo, il Generale Pariani fu senza ombra di dubbio una personalità lungimirante per lo sviluppo economico e turistico del Garda e del Monte Baldo.
Organizzatore di incontri tra i sindaci della riviera veronese, con particolare attenzione allo sviluppo della stessa, aderì con convinzione alla nascente Comunità del Garda e fu anche promotore di un Ente per la valorizzazione del Monte Baldo che comprendesse anche i comuni trentini, iniziativa che non riuscì però a portare a compimento.
Grande studioso di storia locale, diede il via alla trasformazione delle aree museali del castello scaligero attraverso la collaborazione con il Museo di scienze naturali di Verona, con la creazione di spazi dedicati al poeta tedesco Goethe, all’impresa Veneziana “Galeas per montes” (di cui è anche autore di una pubblicazione) e di un museo etnografico delle tradizioni popolari locali.
Il Pariani arrivò a Malcesine durante il periodo di servizio militare presso il 6º alpini a Verona, probabilmente consigliato dal commilitone malcesinese Lombardi Benigno (come testimoniato da un nipote) che gli indicò un pezzo di terreno in riva al lago in località Cornesèl a Val di Sogno su cui, dopo l’acquisto, edificò una villa assieme alla moglie Giselda.

A Malcesine ebbe la sua dimora principale fino alla morte e significativo del legame con il paese é il testamento che durante la serata è stato letto nei suoi passi principali da Sabrina Vincenzi.
Dopo aver nominato il Comune di Malcesine “suo erede universale” vendette la sua villa alla provincia di Verona (per l’aiuto ricevuto nel costituendo consorzio per la costruzione della funivia) ma con il vincolo di farne un istituto per l’infanzia abbandonata. Con la vendita finanziò interamente la costruzione dell’asilo infantile di Malcesine che porta il suo nome.
Tra i lasciti anche 6 milioni di Lire (attualizzati circa 95.000 euro) al 6º Reggimento Alpini per l’istituzione di una fondazione a lui intitolata, nonché tutte le ricompense al valore e le decorazioni italiane e straniere ricevute durante il lungo servizio militare.
La serata ha visto una numerosa partecipazione di pubblico, tra cui gli alpini del sodalizio melsineo con il Capogruppo Stefano Olivieri e molte autorità, a partire dal sindaco di Malcesine: Giuseppe Benamati, alla senatrice Aurora Floridia, al direttore Mario Marino e a Manuela Rigoni e Renato Benamati membri del consiglio di amministrazione della funivia Malcesine-Monte Baldo.

Articolo uscito sulla rivista sezionale “Il Monte Baldo” numero di Aprile, Maggio, Giugno 2025.
Lascia un commento